Il GDPR (Regolamento UE 2016/679), ai sensi dell’art. 99, comma 2, si applica dal 25 maggio 2018. E’ trascorso un anno e molti fanno bilanci, mentre altri organizzano eventi o previsioni.
Il mio proposito non è celebrativo ma propositivo e prodromico: quali sono gli aspetti in materia di protezione dei dati personali su cui sarebbe opportuno riflettere e che meritano approfondimento?
Aspetto rilevante è certamente la “consapevolezza”, la cui etimologia trova riscontro in “cum-sapere” (consìpere) e cioè “avere esatta cognizione di sé”. Uno dei principi cardine del GDPR è la “responsabilizzazione” (accountability) prevista dall’art. 5, comma 2. Il titolare o il responsabile del trattamento che sono tenuti a rispettare il principio di responsabilizzazione devono necessariamente essere consapevoli e cioè “avere esatta cognizione di sé” sulla conoscenza delle norme e dei principi del GDPR. Non si tratta di una conoscenza meramente tecnico-giuridica che favorirebbe il giurista nella applicazione delle norme.
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