Ieri la Commissione Europea ha annunciato che la Vicepresidente esecutiva Henna Virkkunen aprirà oggi il Safer Internet Forum 2025, che si svolge a Bruxelles in formato ibrido con il tema “Perché l’età conta: Proteggere e responsabilizzare i giovani nell’era digitale.”
La protezione dei minori online rappresenta una delle priorità di questa Commissione, come espresso dalla Presidente Ursula von der Leyen. Il Forum di oggi contribuirà al sostanziale lavoro già compiuto a livello UE, basandosi su tre pilastri fondamentali: la pubblicazione delle linee guida sulla protezione dei minori ai sensi del Digital Services Act, il rilascio di un blueprint per la verifica dell’età e le azioni di enforcement per garantire adeguate tutele per i minori sulle piattaforme online in tutta l’UE.
Linee guida DSA sulla protezione dei minori: un quadro normativo completo
Il 14 luglio 2025, la Commissione Europea ha pubblicato le sue complete Linee guida sulla protezione dei minori ai sensi dell’Articolo 28 del Digital Services Act, segnando una pietra miliare negli sforzi della Commissione per rafforzare la sicurezza online di bambini e giovani. Le linee guida, ora disponibili in tutte le 24 lingue ufficiali dell’UE, insieme a una versione family-friendly, stabiliscono un benchmark per la conformità delle piattaforme pur rimanendo non vincolanti.
Processo di sviluppo
Le linee guida sono state sviluppate a seguito di un ampio processo di consultazione che ha incluso:
- Call for evidence (31 luglio - 30 settembre 2024): raccolta di feedback su ambito proposto, approccio e migliori pratiche per mitigare i rischi online per i minori
- Consultazione pubblica (13 maggio - 15 giugno 2025): raccolta di input degli stakeholder sulle linee guida in bozza, con scadenza prorogata a seguito di un workshop di successo del 4 giugno 2025
- Focus group organizzati da European Schoolnet con il supporto della rete UE dei Safer Internet Centres, coinvolgendo oltre 150 giovani a livello europeo e nazionale per identificare lacune, aree di miglioramento e potenziali conseguenze indesiderate
- Consultazioni del Consiglio europeo per i servizi digitali attraverso il suo gruppo di lavoro dedicato alla protezione dei minori
Principi fondamentali e ambito di applicazione
Le linee guida si applicano a tutte le piattaforme online accessibili ai minori, ad eccezione delle micro e piccole imprese. Si basano su quattro principi fondamentali che devono essere considerati olisticamente:
- Proporzionalità e appropriatezza: Bilanciare le misure con i diritti fondamentali dei minori
- Protezione dei diritti dei bambini: Considerare tutti i diritti senza discriminazioni
- Privacy, sicurezza e protezione by design: Integrare standard elevati nella progettazione del prodotto fin dall’inizio
- Design appropriato per età: Adattare i servizi alle esigenze di sviluppo dei minori
Misure chiave
Le linee guida stabiliscono un elenco non esaustivo di misure per proteggere i bambini dai rischi online tra cui adescamento, contenuti dannosi, comportamenti problematici e di dipendenza, cyberbullismo e pratiche commerciali dannose:
Risk Review: Le piattaforme devono condurre valutazioni strutturate e ricorrenti del rischio, identificando come i minori interagiscono con i servizi, i tipi di rischi (basati sulla tipologia “5C”: contenuto, condotta, contatto, consumatore e rischi trasversali) e l’efficacia delle tutele esistenti.
Age Assurance: Implementare metodi di verifica dell’età robusti, affidabili, accurati, non discriminatori e non intrusivi, con il blueprint UE per la verifica dell’età che funge da benchmark minimo. I metodi di stima dell’età possono essere utilizzati temporaneamente per un massimo di 12 mesi laddove strumenti efficaci di verifica dell’età non siano ancora prontamente disponibili.
Impostazioni privacy predefinite: Impostare gli account dei minori su privato per impostazione predefinita, limitare le interazioni ai contatti approvati, disabilitare la condivisione della posizione e le funzionalità di tracciamento a meno che non siano esplicitamente abilitate, e impedire la visibilità dei profili e dei contenuti dei minori agli utenti non approvati.
Moderazione contenuti e sistemi di raccomandazione: Implementare pratiche di moderazione dei contenuti sicure per i bambini, limitare gli algoritmi di raccomandazione basati sul coinvolgimento per i minori e garantire che i sistemi di raccomandazione non presentino contenuti basati sulla profilazione.
Funzionalità di design manipolativo: Disabilitare funzionalità come autoplay, scroll infinito, notifiche push durante le ore notturne e rimuovere elementi come conferme di lettura o streak che incoraggiano un coinvolgimento costante.
Restrizioni pubblicitarie: Vietare la pubblicità mirata basata sulla profilazione per i minori, come già richiesto dall’Articolo 28(2) del DSA.
Segnalazione child-friendly: Stabilire canali di segnalazione accessibili e strumenti di sicurezza progettati per i minori, con spiegazioni chiare in linguaggio adatto ai bambini.
La Commissione utilizzerà queste linee guida come “benchmark significativo e rilevante” per valutare la conformità delle piattaforme all’Articolo 28(1) del DSA, e informeranno le azioni di enforcement delle autorità di regolamentazione nazionali in tutta l’UE.
Blueprint per la verifica dell’età: soluzione tecnica che preserva la privacy
Parallelamente alle linee guida, la Commissione ha sviluppato una soluzione tecnica completa per la verifica dell’età, con due versioni rilasciate nel 2025.
Prima versione (14 luglio 2025)
La Commissione ha rilasciato la prima versione di un blueprint white-label UE per la verifica dell’età il 14 luglio 2025, lanciando una fase pilota per test e personalizzazione. Questa soluzione open-source consente agli utenti di dimostrare di avere più di 18 anni (o altre soglie di età) quando accedono a contenuti per adulti riservati senza rivelare altre informazioni personali, stabilendo un nuovo “standard di eccellenza” per la protezione della privacy.
Il blueprint è sviluppato dal consorzio T-Scy (composto da Scytales AB dalla Svezia e T-Systems International GmbH dalla Germania) nell’ambito di un contratto biennale assegnato dalla Commissione all’inizio del 2025.
Caratteristiche tecniche chiave:
- Basato su tecnologia open-source
- Architettura user-friendly che preserva la privacy
- Piena interoperabilità con i futuri Portafogli di Identità Digitale Europei (EUDIW) previsti per il rilascio entro la fine del 2026
- Supporto per onboarding iniziale tramite eID nazionali
- Prova di età anonima che non include informazioni identificative
- Tecnologia zero-knowledge proof che garantisce la privacy
Paesi pilota: Danimarca, Francia, Grecia, Italia e Spagna sono stati selezionati come frontrunner per collaborare con la Commissione sulla soluzione tecnica, con l’obiettivo di lanciare app nazionali di verifica dell’età che possono essere integrate nei portafogli digitali nazionali o rimanere come applicazioni standalone.
Seconda versione (10 ottobre 2025)
Il 10 ottobre 2025, la Commissione ha rilasciato una seconda versione potenziata del blueprint per la verifica dell’età, introducendo miglioramenti significativi:
- Metodi di onboarding ampliati: Aggiunta di passaporti e carte d’identità oltre agli eID per generare la prova di età
- Supporto Digital Credentials API: Metodo di presentazione della prova più user-friendly che sfrutta i moderni sistemi operativi e browser
- Funzionalità privacy mantenute: Tutti gli elementi che preservano la privacy rimangono non negoziabili consentendo agli Stati membri di personalizzare branding e lingua
- Documentazione family-friendly: Accompagnata da una versione family-friendly delle linee guida DSA sulla protezione dei minori, disponibile in tutte le 24 lingue ufficiali dell’UE
Il blueprint viene testato approfonditamente con Stati membri, piattaforme online, utenti finali e altri stakeholder. I test con gli utenti finali sono stati ampliati con il supporto dei Safer Internet Centres dell’UE, e al Safer Internet Forum di oggi (4 dicembre), gli utenti finali hanno l’opportunità di testare l’app di verifica dell’età e fornire feedback.
Tempistiche di implementazione: Le prime app personalizzate sono previste per il lancio all’inizio del 2026, con sviluppi futuri che includono l’integrazione di ulteriore tecnologia zero-knowledge proof per una protezione della privacy ancora maggiore.
Azioni di enforcement: garantire la responsabilità delle piattaforme
Il 17 ottobre 2025, la Commissione Europea ha avviato le sue prime azioni investigative a seguito dell’adozione delle linee guida sulla protezione dei minori, segnando un passo cruciale nell’enforcement del DSA.
Richieste di informazioni alle principali piattaforme
La Commissione ha inviato richieste formali di informazioni a:
- Snapchat
- YouTube
- Apple App Store
- Google Play
Queste richieste cercano informazioni dettagliate su:
- Sistemi di verifica dell’età: Come queste piattaforme verificano l’età degli utenti e impediscono ai minori di accedere a contenuti inappropriati per età
- Protezione da prodotti illegali: Misure per impedire ai minori di accedere a prodotti illegali tra cui droghe e sigarette elettroniche
- Protezione da materiale dannoso: Salvaguardie contro contenuti che promuovono comportamenti dannosi come disturbi alimentari
La Vicepresidente esecutiva Henna Virkkunen ha dichiarato: “Faremo tutto il necessario per garantire il benessere fisico e mentale di bambini e adolescenti online. Inizia con le piattaforme online. Le piattaforme hanno l’obbligo di garantire che i minori siano al sicuro sui loro servizi – sia attraverso misure incluse nelle linee guida sulla protezione dei minori, sia attraverso misure altrettanto efficaci di loro scelta. Oggi, insieme alle autorità nazionali negli Stati membri, stiamo valutando se le misure adottate finora dalle piattaforme stiano effettivamente proteggendo i bambini.”
Azione coordinata con le autorità nazionali
Per garantire un enforcement efficace su tutte le piattaforme, grandi e piccole, la Commissione sta intraprendendo ulteriori azioni attraverso il Gruppo di lavoro del Consiglio europeo per i servizi digitali sulla protezione dei minori, che ha concordato di coordinarsi con le autorità nazionali competenti per:
- Identificare le piattaforme che rappresentano il rischio maggiore per i bambini
- Verificare la conformità delle piattaforme con il livello richiesto di sicurezza dei bambini ai sensi del DSA
- Sviluppare e condividere strumenti comuni per le fasi investigative e di enforcement per garantire coerenza in tutta l’UE
Questo approccio coordinato garantisce che l’enforcement non sia limitato alle piattaforme online di grandi dimensioni ma si estenda a tutte le piattaforme accessibili ai minori in tutta l’Unione Europea.
Contesto storico: costruire su due decenni di impegno europeo
L’impegno dell’Unione Europea per la sicurezza online dei minori ha profonde radici storiche, a partire dal Programma Safer Internet lanciato negli anni ‘90 ed evoluto attraverso molteplici fasi:
- 1999-2004: Piano d’azione Safer Internet
- 2005-2008: Programma Safer Internet Plus
- 2009-2013: Programma Safer Internet (Decisione 1351/2008/CE)
- 2015-2021: Finanziamento nell’ambito del Connecting Europe Facility (CEF)
- 2022-presente: Strategia BIK+ nell’ambito del Programma Europa Digitale
Una pietra miliare particolarmente significativa fu raggiunta nel febbraio 2009, quando la Commissione Europea presentò i “Safer Social Networking Principles for the EU” a Lussemburgo. Questo documento pionieristico fu sviluppato attraverso una Task Force collaborativa istituita dalla Commissione Europea, includendo esperti di vari paesi europei che lavoravano nell’ambito del Programma Safer Internet su progetti come EAST (Easy to Stop-it) ed EAST2.
In qualità di consulente esterno per il nodo italiano (ADICONSUM) del Programma europeo Safer Internet dal 2007 al 2010, ho avuto il privilegio di contribuire a questi sforzi pionieristici. Il mio coinvolgimento nel progetto EAST (gennaio 2007 - dicembre 2008) e nel progetto EAST2 (gennaio 2009 - dicembre 2010), insieme alla partecipazione alla Task Force europea sui social network dal 2008 al 2010, ha fornito preziose intuizioni sulla protezione dei minori online promuovendo al contempo una cittadinanza digitale responsabile. Questo lavoro fondamentale, focalizzato sulla combinazione di hotline e attività di sensibilizzazione per aumentare la sicurezza di Internet per i minori, ha stabilito principi che continuano a informare gli attuali framework comprensivi di protezione dei minori.
La strategia BIK+: approccio integrato
Queste iniziative sono integrate all’interno della strategia Better Internet for Kids (BIK+), adottata l'11 maggio 2022, garantendo che i bambini siano protetti, responsabilizzati e rispettati online attraverso tre pilastri:
- Esperienze digitali sicure: Proteggere i bambini da contenuti, condotte e rischi online dannosi e illegali
- Empowerment digitale: Garantire che i bambini acquisiscano le competenze necessarie per scelte informate
- Partecipazione attiva: Rispettare le opinioni dei bambini e coinvolgerli nella definizione dell’ambiente digitale
La strategia è supportata dalla rete di Safer Internet Centres in tutti gli Stati membri, dal portale Better Internet for Kids che funge da hub centrale di risorse e da partnership internazionali tra cui accordi di collaborazione con l’eSafety Commissioner australiano e l’Ofcom britannico per promuovere la sicurezza online dei bambini.
Sviluppi futuri
La Commissione Europea continua il suo impegno per la sicurezza online dei minori con diverse iniziative in fase di sviluppo:
- Piano d’azione UE contro il cyberbullismo: Previsto per l’inizio del 2026, a seguito di consultazione pubblica e call for evidence lanciata nel 2025
- Panel consultivo sui social media: Incaricato di esplorare il miglior approccio per garantire esperienze online sicure per i minori sui servizi di social media, come annunciato dalla Presidente von der Leyen
- Proposta Digital Fairness Act: Prevista per il 2026, che potrebbe affrontare ulteriori questioni digitali relative ai minori non coperte dal DSA
Il Safer Internet Forum di oggi, mantenendo il suo formato guidato dai giovani con il coinvolgimento attivo dei giovani attraverso il Youth Advisory Group e il Youth Panel, rappresenta una piattaforma cruciale per il dialogo tra tutti gli stakeholder impegnati a costruire un futuro digitale più sicuro per i bambini in tutta Europa e oltre.
Per ulteriori informazioni, visita:
- Executive Vice-President Virkkunen opens Safer Internet Forum focusing on age-appropriate use of Internet
- Safer Internet Forum 2025
- Linee guida della Commissione sulla protezione dei minori
- Blueprint UE per la verifica dell’età
- Azioni di enforcement della Commissione
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